In questo articolo si parlerà di un tipo di arte marziale che ha la sua specialità nel combattere a terra, decisamente singolare e molto pratico parlando del soggetto delle difesa personale, molto diffuso nei vari corpi di polizia a livello internazionale, ovvero il Brazilian Jiu Jitsu, per spiegarlo meglio diamo uno sguardo alle sue origini.
Le origini del Brazilian Jiu Jitsu
Nei primi anni del secolo scorso un maestro di arti marziali creò la sua propria scuola nel Brasile, uno dei suoi studenti dopo aver praticato in questa scuola per anni decise poi di creare la propria con i suoi fratelli.
Le loro tecniche si dimostrarono molto valide visto che i più famosi atleti del campo vennero sconfitti uno dietro l’altro. Negli anni 80 del secolo scorso questa nuova tecnica di difesa personale arrivò in America e grazie alla sua efficacia anche contro altri tipi di arti marziali divenne presto preminente.
Particolarità di questa tecnica di difesa personale è che anche una persona non massiccia o di grandi dimensioni riusciva a battere i propri antagonisti aventi caratteristiche fisiche quelle appena citate e senza dover effettuare degli scontri sanguinosi o molto violenti.
Gli atleti di questa disciplina riuscivano velocemente a mettere a terra il loro antagonista e tramite posizioni specifiche, leve e soffocamenti lo mettevano fuori gioco in poco tempo.
La particolarità di queste tecniche fece rivalutare il concetto di combattimento a terra precedentemente decisamente sottovalutato e tutto questo portò ad uno sconvolgimento nel mondo delle arti marziali, molti di coloro che praticavano le arti marziali, si interessarono a questa nuova tecnica di difesa personale e la inserirono tra le loro tecniche.
Ancora una volta il fatto che un individuo di dimensioni modeste e non particolarmente forte potesse mettere fuori combattimento un antagonista di maggiori dimensioni e forza aveva fatto presa.
Si potrebbe obbiettare che il fatto di trovarsi a terra non sia per forza una situazione favorevole per varie ragioni ma se sfortunatamente questo avvenisse un praticante di questa tecnica avrebbe il gioco a suo favore, contrariamente ad altri stili di arti marziali in cui lo stare in piedi è tra le cosa più importanti.
Questo non vuole significare che questa pratica di combattimento sia una tecnica migliore di un’altra, ha la sua efficacia nel suo campo che è diverso da altri.
Non è infrequente sentire dire un insegnante di arti marziali che con le sue tecniche non si finirà mai al suolo pur avendo a che fare con individui decisamente robusti e anche se sono più di uno. Tutto questo si potrebbe dire che non è “scientificamente provato” per usare un eufemismo, cosa succederebbe se uno degli allievi di tale insegnante si trovasse a terra e davanti un individuo meno massiccio di lui?
In una situazione del genere (a terra) una persona che fa grappling sarebbe in grado di non farsi colpire dell’avversario e colpire a sua volta magari usando delle chiavi mettendolo fuori combattimento in poco tempo.
Spesso si considerano le arti marziali delle tecniche di difesa personale e basta, ma bisognerebbe invece considerarle anche sotto l’aspetto del proprio miglioramento a livello fisico, in particolar modo questa tecnica causa una diminuzione del peso corporeo, maggiore agilità e forza, migliora la salute e porta a una maggiore coordinazione di movimenti e infine come ultimo ma non per questo disprezzabile maggiore sicurezza personale.
La sua crescente popolarità nel campo delle arti marziali e nelle tecniche di difesa personale lo ha fatto arrivare anche in Italia da un tot di tempo (più di dieci anni) e quindi non certo difficile trovare una palestra che lo insegni. Ad esempio a Torino abbiamo FBFight.
Le cose insegnate sono la difesa personale anche contro persone armate, uno stile di combattimento come quello delle MMA e tecniche di leve e prese per sottomettere l’antagonista.
Per altri articoli su soggetti simili andate in questa pagina